Il film comincia alle 21.30 in punto; noi siamo in ritardo come al solito, abbiamo mangiato una piadina al volo, ma riesco comunque a comprare i biglietti ben quattro minuti prima dell'inizio del film. Quattro minuti inutili, spesi ad aspettare che il mio fidanzato, nicotina-dipendente, si fumi l'ultima sigaretta come un condannato a morte, mentre io sbuffando l'aspetto. Il cinema ha un'unica sala da 146 posti, circa un terzo dei quali occupati; sullo schermo già scorrono le prime immagini e noi scegliamo due bei posti centrali; davanti a noi nessuno, dietro una coppia che si farà sentire durante la proiezione, ma poca roba, ho sopportato di peggio.
Racconto tutto questo non per annoiare, o fare una telecronaca dettagliata, ma per far capire il mio stato d'animo, in fondo questa pellicola ha vinto l'oscar come miglior film straniero e lui il mio regista preferito Juan José Campanella.

2 commenti:
Esagerata, non erano quattro i minuti ma al massimo 58 secondi :P
Complimenti Paola, è sempre un piacere seguirti!
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