martedì 8 giugno 2010

Locandina del film Il segreto dei suoi occhi Sì, sono andata al cinema e sì ho visto "IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI".

Il film comincia alle 21.30 in punto; noi siamo in ritardo come al solito, abbiamo mangiato una piadina al volo, ma riesco comunque a comprare i biglietti ben quattro minuti prima dell'inizio del film. Quattro minuti inutili, spesi ad aspettare che il mio fidanzato, nicotina-dipendente, si fumi l'ultima sigaretta come un condannato a morte, mentre io sbuffando l'aspetto. Il cinema ha un'unica sala da 146 posti, circa un terzo dei quali occupati; sullo schermo già scorrono le prime immagini e noi scegliamo due bei posti centrali; davanti a noi nessuno, dietro una coppia che si farà sentire durante la proiezione, ma poca roba, ho sopportato di peggio.



Racconto tutto questo non per annoiare, o fare una telecronaca dettagliata, ma per far capire il mio stato d'animo, in fondo questa pellicola ha vinto l'oscar come miglior film straniero e lui il mio regista preferito Juan José Campanella.

C'è una linea comune in tutti i film di Campanella, una sorta di equilibrio" emozionale" che porta lo spettatore a commuoversi, a divertirsi, a riflettere. Questo film cammina in punta di piedi sulla storia argentina, come ne "EL MISMO AMOR, LA MISMA LLUVIA",  l'escursus epocale delle vite dei protagonisti si incrocia con la storia argentina. Oscar meritatissimo, meraviglioso Campanella.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Esagerata, non erano quattro i minuti ma al massimo 58 secondi :P

Anonimo ha detto...

Complimenti Paola, è sempre un piacere seguirti!

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